Il marchio è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi, realizzati o distribuiti da un’impresa, da quelli delle altre aziende.
Secondo l’art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (CPI). Fanno parte dei segni suscettibili di costituire un valido marchio gli slogan pubblicitari, a condizione che presentino un carattere distintivo.
Il marchio d’impresa – la cui registrazione è di competenza della DGLC-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico – può essere: – individuale: se appartiene a una singola impresa o a persona fisica (è il caso più comune): collettivo: quando garantisce l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi;
In base agli elementi che lo compongono si possono individuare tre categorie di marchio:
– il marchio denominativo, che è costituito solo da parole
– il marchio figurativo, che consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia
– il marchio misto o complesso, effetto della combinazione di parole e figure.
Un brevetto tutela e valorizza un’innovazione tecnica, ovvero un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico.
È un titolo in forza del quale viene conferito un monopolio temporaneo di sfruttamento sull’oggetto del brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo di realizzarlo, di disporne e di farne un uso commerciale, vietando tali attività ad altri soggetti non autorizzati.
In particolare, il brevetto conferisce al titolare:
– il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di produrre, usare, mettere in commercio, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di applicare il procedimento, nonché di usare, mettere in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto direttamente ottenuto con il procedimento in questione.
Il brevetto è un formidabile strumento commerciale per le imprese. Un asset da proteggere.
Oggi il valore di molte aziende è costituito al 90% dai cosiddetti intangible assets, costituiti in maggior parte da diritti di proprietà industriale.
Con la protezione brevettuale è possibile impedire ad altri di brevettare invenzioni identiche o simili e anche di violare i diritti d’uso (produzione e commercializzazione) oggetto del brevetto.
Un buon portafoglio brevetti può essere percepito dai partner commerciali, dagli investitori, dagli azionisti e dai clienti come una dimostrazione dell’alto livello di qualità, specializzazione e capacità tecnologica dell’azienda, elevandone l’immagine positiva. Un brevetto determina un concreto arricchimento di un’azienda, oltre che accrescerne la posizione di forza sul mercato.
CIR Investigazioni offre un servizio di tutela nei confronti di questi asset strategici per le imprese.